Da buona social listener, ho fatto social listening sul social listening. Cioè, ho digitato “social listening” sul motore di ricerca, e analizzato i principali risultati della pagina (che non è un campione rappresentativo, né la stessa lista nello stesso ordine che uscirebbe a te, ma quello che l’algoritmo ha scelto di mostrare a me). Gli articoli che ho letto spesso confondono sul significato del termine, o sono definizioni incomplete, poco pragmatiche, e soprattutto con una distorsione di fondo (che avrà anche questo articolo, ma metto le mani avanti): ognuno prova a vendere il suo prodotto o servizio. E questo prodotto o servizio include principalmente una macchina, minimizza l’intervento umano, e automatizza processi che – per natura del social listening – richiedono capacità di analisi e di riflessione che un software non ha. Da buon essere umano, che prova a vendere un servizio meno informatico e più sociologico, rispondo alla domanda di cui sopra provando a dare una definizione semplice ed essenziale del social listening con la regola delle 5 W. WHAT Il social listening è l’ascolto dei social media. Nel concreto, fa riferimento ad attività di analisi e monitoraggio dei dati digitali allo scopo di estrarre informazioni utili a un obiettivo (in basso ne elenco qualcuno). Oggetto di queste attività sono, dunque, i dati digitali, cioè ogni traccia della nostra esperienza online: post pubblicati sui social network, like ai contenuti, ricerche effettuate sui motori di ricerca o visite ai siti web, e così via. Questi (esempi di) metadati rimangono nell’enorme database del web, e forniscono informazioni sulle opinioni, sul comportamento e – potenzialmente – sulle caratteristiche sociodemografiche dellə utenti. WHO Fa social listening chi ha le risorse per farlo, ossia le competenze e gli strumenti adatti. I software e le piattaforme vendute allo scopo fanno (solo) metà del lavoro necessario: raccolgono e rielaborano i dati, propongono insight potenzialmente utili (o meno). La metà umana del lavoro ha il ruolo indispensabile di impostare gli strumenti informatici in modo che restituiscano i risultati giusti (nel duplice senso di corretti e adatti allo scopo), di osservare i dati digitali e, nondimeno, di interpretarli. WHEN Si può fare social listening più o meno in tempo reale, o analizzare dati storici. Il periodo temporale dipende dall’obiettivo, dalla presenza in rete dellə richiedente, e dalla (o dai limiti della) raccolta dati. Si fa spesso social listening in tempi di crisi (reputazionale, ad esempio) o di campagna (elettorale o di marketing), provando a modellare le proprie idee o il proprio prodotto sui risultati rilevati. Si dovrebbe fare social listening sempre. E non per formulare proposte (che siano servizi, prodotti di consumo, o programmi politici) modellate sulle idee e sulle preferenze dellə cittadinə o dellə clienti. Ma per realizzarle tenendo conto delle loro esigenze e bisogni. WHERE I luoghi del social listening sono i social media: principalmente (ma non solo) blog, forum, social network e siti di recensioni di prodotti o servizi. Possono essere gli spazi di discussione e condivisione che riguardano te, la tua rete, il tuo Brand, il tuo settore o il tuo contesto di riferimento. WHY In rete trovi molte risposte a questa domanda, ma quasi solo in relazione al marketing aziendale. Si può fare social listening per così tanti motivi che un elenco non sarà mai esaustivo. Dipende – tra le altre cose – da chi sei, che prodotto o servizio offri, in quale ambito operi e quali obiettivi hai. Può servire raccogliere informazioni per monitorare e migliorare la tua reputazione digitale, esaminare le tue performance social o l’andamento delle campagne, conoscere le opinioni dellə utenti sui tuoi prodotti e servizi, analizzare la concorrenza o il mercato, identificare influencer o opinion leader. Che tu sia unə imprenditorə, impiegatə di un’azienda o di un’istituzione, un politico o unə liberə professionista, c’è sempre un motivo per monitorare e analizzare quello che accade in rete. E se sei arrivatə fino a qui, sia che tu sappia già cosa può servirti o che voglia capirlo insieme a me, scrivimi a federica@thesociallistener.it.